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Gennaio 11, 2023

Lo screening urologico è importante per gli uomini, per cui l’urologo dovrebbe costituire ciò che il ginecologo è per le donne, ma oggi purtroppo otto italiani su 10 non si sono mai sottoposti a visite urologiche.

Le Disfunzioni sessuali maschili, incontinenza urinaria, cistiti e calcoli renali sono fra le patologie più comuni fra quelle di interesse degli urologi.

La prima visita urologica andrebbe effettuata presso un urologo pediatrico durante la prima adolescenza (fra gli 11 e i 14 anni), a meno che non si sospettino prima disturbi urinari. In seguito è consigliato sottoporsi regolarmente a controlli di check-up presso un urologo; in particolare l’American Urological Association suggerisce a tutti gli uomini di farsi controllare annualmente al di sopra dei 40 anni. È caldamente raccomandato farsi visitare una volta l’anno, anche per le donne, in presenza dei fattori di rischio:
  • Obesità 
  • Fumo
  • Familiarità con malattie urologiche, in particolare con il tumore della prostata nel caso degli uomini.
 
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Gennaio 11, 2023

Quali sono le 7 regole d’oro per la salute della prostata?

La prostata (o ghiandola prostatica) è una ghiandola dell’apparato genitale maschile formata da tessuto fibroso e muscolare il cui compito principale è quello di produrre e immagazzinare il liquido seminale che viene poi rilasciato durante l’eiaculazione. Si consigli :

  1. Effettuare, almeno una volta all’anno, una visita urologica di controllo a partire dall’età di 50 anni;

  2. Seguire un adeguato stile di vita in termini di dieta equilibrata ed attività fisica;

  3. Moderare cibi irritanti per il basso tratto urinario (birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, superalcolici, caffè, cioccolato, formaggi grassi, pesci grassi (anguilla, tonno, sgombro), molluschi, frutti di mare, crostacei (gamberi, aragosta). Tutti gli alimenti elencati presentano spiccate proprietà irritanti sul basso tratto urinario (prostata e vescica). In sè non direttamente dannosi, possono tuttavia accentuare disturbi urinari pre-esistenti quali la frequenza ed urgenza nell’urinare.

  4. Preferire cibi contenuti sostanze antiossidanti Vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), Vitamina C (ribes, kiwi agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), Vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), Licopene (pomodori rossi), Selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), Zinco (carni rosse, noci, fegato), Manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi).Tutti gli alimenti elencati presentano spiccate proprietà antiossidanti per cui aiutano a ridurre l’infiammazione sul basso tratto urinario (prostata e vescica).

  5. Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno. Per ridurre il peso specifico delle urine ed evitare le infezioni urinarie, che sono molto frequenti nel paziente prostatico, bere almeno 2 litri di acqua oligominerale, a piccoli sorsi, frequentemente nel corso della giornata.

  6. Regolarizzare la funzione intestinale . La funzione dell’intestino deve essere regolare. Sia la stipsi cronica che la diarrea possono determinare fenomeni di passaggio di batteri tra intestino e prostata (circolo entero-urinario).

  7. Attività sessuale regolare giova all’apparato seminale nonchè alla prostata.

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Gennaio 11, 2023

Calcolosi renale

La calcolosi renale colpisce fino a 3/4 della popolazione.

  • Il tipo di calcoli più frequentemente riscontrati sono quelli di ossalato di calcio che rappresentano fino all’85% dei casi.
  • Il secondo tipo più rappresentato è quello dei calcoli di acido urico, collegati anche a patologie come la gotta.
  • Un’ulteriore categoria è rappresentata dai calcoli di “struvite” che hanno una composizione “mista” e sono associati quasi sempre a infezioni croniche dell’apparato urinario.

E’ opportuno indagare con esami strumentali di base (ecografia, Tac addome in bianco) la quantità e localizzazione dei calcoli, in particolare di quelli che sono in prossimità delle vie escretrici urinarie e  quindi in grado di produrre coliche. E’ raccomandabile, in caso di espulsione di uno o più calcoli, raccoglierli e sottoporli ad un esame chimico-fisico per conoscerne la composizione.

In generale, in caso di piccoli calcoli asintomatici, si raccomanda di bere almeno 2 litri di acqua al giorno possibilmente a basso residuo fisso, di limitare il consumo di sale da cucina, grassi e proteine animali, in particolare le carni rosse, moderare ma non escludere il consumo di latte o latticini.

E’  inoltre importante combattere eventuali disturbi gastro-intestinali cronici che possono  essere associati a mal assorbimento e a squilibri metabolici in grado di favorire la formazione e l’accrescimento dei calcoli.

In alcuni casi può essere applicata la cosiddetta litolisi orale, ovverossia l’assunzione di supplementi di citrato di potassio e magnesio per modificare il pH urinario e favorire la dissoluzione dei cristalli in sospensione nelle urine.



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